Italiani popolo di risparmiatori ma non di ottimisti: cresce la sfiducia nella sicurezza finanziaria a lungo termine.

La banda larga è una priorità maggiore dell’affitto e solo il 16% degli italiani non mette da parte soldi mensilmente. Un dato di molto inferiore alla media europea. I genitori sono i primi maestri di cultura finanziaria, cresce il ruolo “formativo” delle banche

Milano, 29 Novembre 2019. Gli italiani si confermano un popolo di risparmiatori. L'84% del campione di consumatori intervistato risparmia parte del proprio stipendio ogni mese, un dato al di sopra della media europea pari al 75%.

Alla nostra abilità nel risparmiare non si accompagna la fiducia infatti il 40% del campione intervistato è particolarmente pessimista riguardo al futuro e alla possibilità di permettersi una pensione dignitosa.

Sono questi alcuni dati significativi che emergono dalla settima edizione dello European Payment Consumer Report ( ECPR) di Intrum basato sulle risposte di oltre 24.000 consumatori di 24 paesi europei (oltre 1000 in Italia), intervistati per ottenere informazioni sulla vita quotidiana; sulle loro spese e sulla loro capacità di gestire mensilmente le finanze familiari.

In Italia emergono dati abbastanza chiari in linea con il trend europeo, chi non paga le bollette in tempo è perché non ha la disponibilità economica immediata.

Il 69% afferma di aver pagato tutte le bollette in tempo negli ultimi 12 mesi si tratta di un dato inferiore alla media europea che è pari al 77%.

Il pagamento delle bollette (energia ed internet in primis) è la priorità mensile degli italiani, il 44% degli intervistati ha abbastanza disponibilità economica per affrontare il mese, anche dopo il pagamento delle tasse.

Bollette e spese mensili: luce e gas prioritarie ma Internet più importante dell’affitto

Il 2% degli italiani non ha pagato puntualmente 5 o più bollette nel 2019 (nel 2018 il dato era pari al 11%) mentre il 12% degli intervistati non ha pagato puntualmente fra le 2 e le 4 bollette nel 2019 (dato 2018 pari a 19%).

Il 51% degli intervistati italiani descrive il non pagamento in tempo di una bolletta come un evento isolato un dato inferiore di poco alla media europea pari al 53%.

In ogni caso la priorità degli italiani è rappresentata dalle bollette di luce e gas 82% seguite dalle spese sanitarie (60%). Interessante notare come il 56% degli intervistati consideri una priorità i costi di Internet e della banda larga, priorità molto maggiore dell’affitto (27%).

Prestiti e risparmi: gli italiani risparmiano di più e chiedono pochi prestiti

Negli ultimi 6 mesi, il 78% degli intervistati (83% nel 2018) non ha richiesto un prestito e il 60% non ne avrebbe bisogno nemmeno per far fronte a spese improvvise.

Tra gli intervistati, l’ ammontare del prestito va dal 10% al 25% dello stipendio mensile.

Risparmiare denaro è una prerogativa italiana, il motivo principale di accantonamento del denaro sono le spese inattese (71%) , al secondo posto consumi 47%.

Acquisto di casa 17% ed educazione 17% sono i fanalini di coda.

Il 26% del campione intervistato mette da parte meno del 5% del proprio stipendio mensile (dato uguale a quello europeo) mentre il 27% mette da parte una somma compresa fra il 5% e il 10%. Il 16% degli italiani non mette da parte soldi mensilmente, un dato di molto inferiore alla media europea pari al 25%.

Solamente il 20% afferma di non essere preoccupato di non riuscire a permettersi in futuro l’acquisto di una casa di proprietà ed il 39% non sa se preferirebbe spendere il proprio denaro per godersi il presente oppure accantonare risorse per il futuro.

Cultura finanziaria: cresce il ruolo delle banche come fonte di informazione

Nella sezione cultura finanziaria, i nostri intervistati si mostrano più soddisfatti, il 54% del campione afferma di aver ricevuto una sufficiente educazione finanziaria, il 20% eccellente e solo 11% vorrebbe saperne di più.

I genitori con il 53% sono I primi maestri di educazione finanziaria, la seconda è la scuola con il 39%, la banca con il 30% è quarta dopo internet, segno che nel corso degli anni l’impegno delle banche per far crescere la cultura finanziaria del paese ha dato i suoi risultati. I social media con il 6% delle risposte evidenziano dal lato dell’educazione finanziaria un gap importante che le nuove tecnologie devono essere in grado di saper colmare.

81% dei genitori intervistati tenta di insegnare l’educazione finanziaria ai figli, un dato invariato rispetto al 2018.

Il 56% del campione inoltre è d’accordo nell’affermare che la tecnologia ha semplificato la gestione delle proprie finanze.

Economia familiare e metodi di pagamento e sostenibilità

Negli ultimi 6 mesi, il 51% del campione intervistato afferma di aver chiesto almeno una volta un prestito o aver aumentato il limite della propria carta di credito per far acquisti per i propri figli. Un aumento sensibile rispetto all’anno scorso (20% nel 2018).

Il 68% degli italiani intervistati preferisce pagare in contanti, il 48% paga con la carta di credito, mentre in tutta Europa il 52% preferisce il bancomat.

La sostenibilità e l’ambiente sono due dei temi più attuali del 2019, anche tra i nostri intervistati hanno una sensibilità verso questi temi.

Il 53% degli intervistati afferma di essere più propenso ad acquistare prodotti di natura etica. La sostenibilità però sembra un freno per gli acquisti: il 38% infatti afferma che ha

causato una limitazione delle proprie spese.