Comunicato Stampa Gennaio 2020

Economia: l’incertezza economica spinge i consumatori a sviluppare la propria alfabetizzazione finanziaria

Milano, gennaio 2021. Sono i paesi più colpiti dalla crisi economica del Covid quelli che cercano di sviluppare la loro alfabetizzazione finanziaria.  A dirlo sono i risultati dello European Consumer Payment Report (ECPR) di Intrum, il principale operatore europeo nei credit services che ha intervistato fra ottobre e novembre 2020 oltre 24.000 consumatori e famiglie di 24 paesi europei (quasi 1000 in Italia).

In tutta Europa quasi la metà degli intervistati (47%) crede che con la pandemia lo sviluppo della propria sicurezza finanziaria sia diventata una priorità (mentre solo il 18% non è d’accordo) ed ecco perché per prepararsi all’incertezza economica causata dal Covid il 40% cerca di sviluppare  le proprie competenze finanziarie. Andando più nel dettaglio il 44% di chi ha un reddito alto vuole sviluppare le competenze finanziarie, cosi come il 41% di chi ha un reddito medio e il 38% di chi ha un reddito basso.

 

Le fonti di informazione: cresce Internet calano i genitori

Fra le fonti di informazione che gli europei citano la prima come importanza è quella che riconduce a Internet con il 43% (nel 2019 il dato pesava il 36%) mentre i genitori, che nel 2019 come fonte di informazione contavano per il 51% ,  nel 2020 sono passati al 40%. Sono in crescita i Media (digital & print) che passano al 18% dal 13% del 2019 e i Social Media che passano dal 7% del 2019 al 10% del 2020.

Tiene il ruolo delle banche come fonte di informazione che nel 2020 conta per il 28% (29% nel 2019).

A proposito delle banche è importante notare la suddivisione per classi di età: il 40% di chi ha più di 65 anni si informa direttamente allo sportello così come il 34% di chi ha un’ età compresa fra i 55 e 64 anni. Solo l’11% di coloro i quali hanno un’età compresa fra i 18 e 21 anni e il 20% di coloro i quali hanno un età compresa fra 22 e 37 anni si informa presso la banca di fiducia.

 

Italia: cerchiamo le informazioni su Internet ma ci fidiamo ancora delle banche,ma oltre un terzo degli intervistati non sa compiere operazioni finanziarie semplici.

Il 51% degli italiani ricava le informazioni da Internet, in crescita rispetto al 34% del 2019 (43% in Europa), per quanto riguarda i Media il 25% ricava informazioni da questa fonte (nel 2019 era il 19%) contro il 18% europeo. Cala sensibilmente  il ruolo dei genitori come fonte di informazioni che passa dal 53% al 28% del 2019. Crescono le banche dove si recano il 34% degli italiani contro il 30% del 2019.

Gli italiani devono ancora migliorare nel campo dei semplici calcoli finanziari: il 35% ha infatti risposto in maniera sbagliata alla domanda: “ se avessi 200 euro in un conto di risparmio con un interesse del 2% all’anno quanto avresti dopo 5 anni (supponendo che tu non abbia avuto nuovi accrediti sul conto o fatto prelievi)?

Il dato del 35% è comunque in linea con la consapevolezza sull’educazione finanziaria ricevuta. Il 40% infatti pensa di non aver ricevuto un’educazione finanziaria sufficiente per gestire le finanze quotidiane, il 22% crede di aver ricevuto un eccellente educazione finanziaria e il 38% pensa di aver ricevuto un’educazione sufficiente.