Comunicato Stampa - L’Italia prende meno soldi a prestito rispetto alla media UE

Le donne del nostro Paese sono quelle che risparmiano di più in Europa

Milano, febbraio 2021. Al tempo del Covid i consumatori italiani sono quelli che prendono meno soldi in prestito rispetto alla media europea. A dirlo sono i risultati dello European Consumer Payment Report (ECPR) di Intrum, il principale operatore europeo nei credit services che ha intervistato fra ottobre e novembre 2020 oltre 24.000 consumatori e famiglie di 24 paesi europei (quasi 1000 in Italia).

Il 20% del campione italiano non si indebita mensilmente  (escluse le rate del mutuo e della carta di credito) per finanziare le proprie spese contro una media europea del 33%). Il 19% prende a prestito meno del 10% del suo stipendio mensile (contro i 18% della media europea), il 22% prende a prestito fra il 10 e il 25% del suo stipendio e sempre il 22% prende a prestito tra il 25% e il 50% del suo stipendio (percentuali uguali alla media europea).

Il 70% degli italiani non vuole impegnarsi comunque in nuovi prestiti o grandi acquisti finchè la crisi non è finita (il dato europeo vale il 67%)  e il 72% della nostra popolazione intervistata è diffidente nell’accendere nuovi prestiti anche in un periodo di calo dei tassi 65% la media europea)

 

La diffidenza sembra andare di pari passo con la corsa ad accumulare denaro da parte delle famiglie italiane. Secondo Bankitalia nel solo nel mese di ottobre 2020 la liquidità sui conti correnti è cresciuta di 32 miliardi e la quantità sui depositi ha superato quota 1.700 miliardi, nei primi nove mesi del 2020. I risparmi sui conti correnti delle famiglie, circa 1.080 miliardi di euro, sono saliti del 3,4% da gennaio 2020 a fine settembre 2020 e sicuramente si tratta di una reazione alle misure restrittive imposte sul territorio e sull’economia che si traduce, da Nord a Sud, nella mancanza di “occasioni di spesa” e in un aumento delle somme accantonate.

Insomma il risparmio per le famiglie italiane è un rifugio per fronteggiare i momenti difficili e gli italiani sono quelli che, comunque, risparmiano di più in Europa. L’83% del campione italiano del nostro ECPR sostiene di poter risparmiare ogni mese e nel 2019 il dato era pari al 84%. La media europea del 2020 è pari invece al 76%. Il 58% dei nostri connazionali, comunque, non è soddisfatto della quota di denaro che riesce a mettere da parte ogni mese, nel  2019 il dato era pari al 53%. Sono gli uomini i più oculati: una percentuale pari al 86% risparmia (in Europa è il 81%) in proporzioni variabili ogni mese, mentre la quota di risparmio attribuibile alle donne  è pari al 79% (54% la media europea) .

Intrum

Intrum è il leader europeo nel settore dei credit services con una presenza in 24 mercati del vecchio continente. Intrum aiuta le aziende offrendo soluzioni progettate per migliorare i flussi di cassa e la redditività a lungo termine e prendendosi cura dei propri clienti. Garantire che le persone e le aziende ottengano il supporto di cui hanno bisogno per affrontare i problemi finanziari è una parte importante della missione dell'azienda. Intrum ha circa 10.000 professionisti dedicati che collaborano con circa 80.000 aziende in tutta Europa. Nel 2019, i ricavi sono stati pari a quasi 16 miliardi di corone svedesi. Intrum ha sede a Stoccolma, ed il titolo Intrum è quotato al Nasdaq di Stoccolma. Intrum Italy i cui azionisti sono Intesa Sanpaolo (49%) e Intrum Group (51%) ha quasi 1000 collaboratori e 28 uffici in 22 città italiane.

Per informazioni:

Fabrizio Puddu

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