Comunicato Stampa - Cresce il risparmio, le donne più parsimoniose

Spunti dal nostro European Consumer Report 2020

Pochi italiani hanno contrattato un Payment Holiday in seguito alla pandemia e il 44% di chi lo ha fatto ha scelto il mutuo

Il risparmio continua a crescere e le donne sono quelle che risparmiano di più

 

Lo European Consumer Payment Report di Intrum  analizza le abitudini finanziarie degli Europei ai tempi del Covid

 

Milano, dicembre 2020. Solo il 7% degli italiani che hanno subito un calo del reddito familiare in seguito al Covid ha contrattato un Payment Holiday (contro il 9% della media europea) cogliendo quindi l’opportunità che alcune istituzioni finanziarie offrono permettendo ai consumatori, in seguito ad un accordo, di posporre i pagamenti.  

A dirlo sono i dati dell’ European Consumer Payment Report (ECPR) di Intrum, il principale operatore europeo nei credit services che è stato realizzato intervistando 24.198 persone di 24 paesi europei (quasi 1.000 in Italia) nei mesi di settembre e ottobre.

All’interno di coloro che hanno contratto il Payment Holiday i 44% degli italiani (41% in Europa) ha sospeso il pagamento delle rate del mutuo casa, il 35% ha sospeso i pagamenti delle bollette delle utilities (acqua, elettricità, gas) contro il 26% europeo mentre solo il 29% contro il 44% della media europea ha sospeso i pagamenti delle rate della carta di credito o dei prestiti personali. Se il Payment Holiday non fosse possibile il 52% del campione intervistato (la stessa percentuale vale per la media europea) è comunque fiducioso sul fare affidamento sul proprio stipendio mensile per coprire i pagamenti essenziali.

 

Le bollette crescono più del reddito, ma agli italiani rimangono comunque dei soldi a fine mese

 

Il Covid-19 ha già avuto ed avrà un impatto duraturo sulla capacità dei consumatori europei di gestire le proprie finanze familiari e la crisi economica del 2020 sta pesando pesantemente sulle persone. Molti sono preoccupati per l'aumento delle bollette e per l'incapacità di far fronte alle altre scadenze finanziarie della famiglia. Tutto questo è visibile anche nel nostro report: in Europa un intervistato su due è ora più che mai  preoccupato per il proprio benessere finanziario. Ma, con il tempo che passa, consumatori e famiglie adattano il loro stile di vita alle restrizioni imposte delle varie forme di lockdown che hanno sperimentato  e, di fatto, non hanno sostenuto spese voluttuarie dando la priorità ad una gamma più ampia di servizi indispensabili come luce, gas, Internet e  acqua.

I dati del nostro Paese evidenziano comunque che, rispetto alla media europea, agli italiani rimane più reddito disponibile una volta pagate rate e bollette anche se è diffusa l’opinione che le bollette crescano più del reddito: il 51% degli intervistati infatti lo pensa, è  un dato superiore alla media europea che è pari al 47%.

Ma l’Italia pur in un quadro di generale complessità dell’economia domestica resta comunque il paese che in Europa ha le maggiori quote di risparmio una volta pagate le bollette.

 

Al 23% degli italiani rimane meno del 5% del reddito mensile una volta pagate rate e bollette (media europea pari al 11%) al 21% “avanza” fra il 5% e il 10% (media europea pari al 14%) e  al 22% del campione intervistato rimane  fra il 10 e 20% (media europea pari al 22%). Al 15% rimane in tasca fra il 20% e il 35% del salario mensile (media europea pari al 17%) .

Resta comunque il fatto che il 35% ha pagato fuori tempo massimo una o più bollette contro il 29% della media europea e che il 54% lo considera come un evento isolato contro il 46% della media europea.

 

Il risparmio continua ad essere alto, e le donne sono quelle che risparmiano di più

 

In questa situazione di sostanziale incertezza va comunque considerato il ruolo del risparmio delle famiglie italiane che è un vero e proprio tesoretto a cui attingere per i momenti difficili. L’83% del campione sostiene di poter risparmiare ogni mese e nel 2019 il dato era pari al 84%. La media europea del 2020 è pari al 76%. Il 58% dei nostri connazionali, comunque, non è soddisfatto della quota di denaro che riescono a mettere da parte ogni mese, nel  2019 il dato era pari al 53%. Sono le donne comunque quelle più oculate: una percentuale pari al 86% risparmia, in proporzioni variabili,  ogni mese mentre la quota di risparmio attribuibile agli uomini è pari al 79% .

A conferma della propensione degli italiani al risparmio ci sono gli ultimi dati Bankitalia disponibili che mostrano come la liquidità sui conti correnti sia cresciuta di 32 miliardi e i depositi abbiano sfondato i 1700 miliardi. Nei primi 9 mesi del 2020 e i risparmi nei conti correnti delle famiglie abbiano toccato i 1080 miliardi di euro salendo del 3,4% da gennaio a fine settembre si tratta ovviamente di una reazione alle misure restrittive imposte dal lockdown che si traduce, da Nord a Sud, in un aumento delle somme accantonate.

 

 

Intrum

Intrum è il leader europeo nel settore dei credit services con una presenza in 24 mercati del vecchio continente. Intrum aiuta le aziende offrendo soluzioni progettate per migliorare i flussi di cassa e la redditività a lungo termine e prendendosi cura dei propri clienti. Garantire che le persone e le aziende ottengano il supporto di cui hanno bisogno per affrontare i problemi finanziari è una parte importante della missione dell'azienda. Intrum ha circa 10.000 professionisti dedicati che collaborano con circa 80.000 aziende in tutta Europa. Nel 2019, i ricavi sono stati pari a quasi 16 miliardi di corone svedesi. Intrum ha sede a Stoccolma, ed il titolo Intrum è quotato al Nasdaq di Stoccolma. Intrum Italy i cui azionisti sono Intesa Sanpaolo (49%) e Intrum Group (51%) ha quasi 1000 collaboratori e 30 uffici in 22 città italiane.

Per informazioni

Fabrizio Puddu

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