Trieste e Napoli Nord i tribunali più efficienti nelle esecuzioni immobiliari

Nel 2017 recuperata la produttività dei tribunali rispetto al 2016

Nel mondo delle esecuzioni immobiliari il  2017 è stato un anno in cui è stata recuperata la produttività rispetto al 2016. Il numero dei fascicoli chiusi è aumentato (+11,38%) e vi è stata una importante diminuzione dei tempi medi di durata delle procedure (40 giorni in meno rispetto al 2016). La durata media nazionale dell’intera procedura è infatti passata dai 5,11 anni del 2016 ai 5 anni del 2017. Nei primi sei mesi del 2018 il trend conferma il dato del 2017 e prosegue anche nel primo semestre 2018 il recupero dell’arretrato, con un saldo positivo di circa 3 mila posizioni chiuse rispetto a quelle iscritte. I dati emergono dall’ultimo studio dell’Associazione T.S.E.I. (Tavolo di Studio sulle Esecuzioni Italiane), presentato recentemente a Roma.

Il fattore tempo è da anni sotto la lente di ingrandimento del Legislatore - sostiene Antonio Rabossi Managing Partner di Intrum Law - il quale, con una lunga serie di riforme, sta tentando di ridurre i carichi di lavoro e smaltire l’arretrato. In particolare il Ministro della Giustizia, nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2018, ha evidenziato che è in corso la sfida per la riqualificazione del sistema giudiziario  ponendo al centro di questa “l’innovazione legislativa per la contrazione dei tempi di durata delle procedure”.

 

Con le ultime modifiche legislative, stiamo assistendo a una significativa accelerazione dei tempi e ad un miglioramento delle procedure che stanno avvicinando sempre di più il nostro Paese alle medie europee

Lo studio è stato condotto sui dati di 140 tribunali italiani presenti sul Portale dei Servizi Telematici del Ministero della Giustizia ed evidenzia che nel 2017 sono state concluse oltre 64 mila esecuzioni immobiliari, con un incremento dell’11,3% rispetto al 2016 e che, per la prima volta, i fascicoli definiti hanno superato di circa 4 mila unità quelli iscritti: un dato che indica il recupero dell’arretrato e il miglioramento della produttività degli uffici giudiziari.

 

Tra i 140 tribunali presi in esame nel 2017, quello più efficiente è Trieste, con una durata media di 1,62 anni, seguito da Napoli Nord (1,69 anni), Ferrara (2,28 anni), Aosta (2,38 anni) e Bolzano (2,41 anni). Nel 2016 il più virtuoso era stato il tribunale di Napoli Nord (1,33 anni), seguito da Trieste (1,76 anni), Bolzano (2 anni), Roma (2,57 anni) e Ferrara (2,62 anni). I cinque tribunali più virtuosi del primo semestre 2018 sono Bolzano (1,5 anni), Trieste (1,69), Ferrara (1,94), Lodi (2,13) e Gorizia (2,17), tutti con una durata media inferiore rispetto ai tribunali più efficienti del 2017.

 

Il tribunale con la procedura più lunga nel 2017 è quello di Locri – Reggio Calabria (16,73 anni), seguito da Castrovillari – Cosenza (10,88 anni), Fermo (10,44 anni), Cosenza (10,28) e Caltagirone – Catania (10,20 anni). Nel 2016, invece, il tribunale meno virtuoso era stato quello di Potenza (11,82 anni), seguito da Castrovillari (11,65 anni), Locri (11,63 anni), Barcellona Pozzo di Gotto – Messina (11,19 anni) e Paola – Cosenza (10,16 anni). I cinque tribunali in coda alla classifica del primo semestre 2018 sono invece Palmi – Reggio Calabria (13,41), Locri (12,66), Palermo (12,61), Matera (10,93) e Patti – Messina (10,70).

 

Per quanto riguarda l’area geografica di riferimento, ad eccezione di Napoli Nord, i tribunali più efficienti sono tutti al nord, mentre nessun tribunale di questa zona è fra quelli con i tempi di procedura più lunghi. Questo dato risulta ancora più evidente dall’analisi per area geografica, in base alle cinque macro-zone nelle quali lo studio ha diviso il Paese: Nord Est e Nord Ovest sono le più rapide nelle esecuzioni immobiliari (con una durata media complessiva, nel 2017, di rispettivamente 3,99 e 4,16 anni), seguite da Centro (4,76), Sud (6,25) e Isole (7,41).