European Payment Report 2022

Gli impatti della pandemia sono ormai residuali e la maggior parte delle imprese si aspetta la completa risoluzione delle criticità connesse al Covid-19 entro l’anno. L’aumento dell’inflazione preoccupa il 50% delle imprese italiane per il possibile impatto negativo sulle prospettive di crescita, che rimane il principale obiettivo.

European Payment Report 2022

Sebbene le aziende concordino sul fatto che hanno il dovere di pagare in tempo, in pratica molte ammettono di non pensare quasi mai all'impatto che i ritardi di pagamento hanno sulle imprese più piccole. Quasi un terzo paga i propri fornitori più tardi di quanto accetterebbe dai propri clienti. Gli intervistati ammettono di sentirsi sotto pressione per accettare termini di pagamento più lunghi.


Preoccupazione per aumento inflazione

Oltre il 50% delle imprese intervistate in Italia e nel resto d’Europa si dice preoccupata dall’aumento dell’inflazione e dai possibili impatti negativi sulla crescita.

Salari congelati

Il 50% delle imprese italiane si dice impossibilitata ad andare incontro alle richieste di aumento dei salari dei dipendenti che a loro volta devono affrontare un minor potere di acquisto.

La crescita del business è una priorità

Il principale obiettivo degli intervistati (58% in Italia e 55% in Europa) rimane la crescita del proprio business, proteggendo al contempo i flussi di cassa dalle nuove sopraggiunte criticità anche attraverso un maggiore controllo dei costi.

“All'inizio dell'epidemia, abbiamo iniziato a monitorare quotidianamente i crediti scaduti, per essere in grado di identificare e affrontare potenziali problemi di pagamento in tutti i Paesi in cui operiamo.”

Ana Karina Cancela, Cash & Receivables Manager, Europe, Shurgard

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